Soluzioni tecnologiche e capitali impact: cresce Vivavoce, un centro medico con sei sedi in Italia specializzato nella cura della balbuzie e dei disturbi legati al linguaggio. Il centro, fondato Giovanni Muscarà, ha messo a punto un metodo riabilitativo scientificamente dimostrato a livello internazionale che si avvale di un software e di un’app. Ora Il centro cresce grazie all’investimento in equity di 200mila euro della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito dell’impact investing.

Il 22 ottobre, giornata mondiale della balbuzie, Vivavoce diffonde i dati del fenomeno: in Italia la balbuzie interessa circa un milione di persone (1,7% della popolazione), di cui 150mila minori, con maggiore incidenza sul sesso maschile. I Disturbi Specifici del Linguaggio riguardano invece 570mila bambini, mentre quelli legati all’apprendimento ne colpiscono oltre 250mila. Eppure sono oltre 18 i mesi di attesa nelle strutture pubbliche per la diagnosi e il trattamento di tali disturbi, che espongono i bambini in media 3 volte di più al rischio bullismo e comportano negli adulti maggiori probabilità (circa il 23% in più della media) di non trovare lavoro .

Un fenomeno ampio e complesso che tende a manifestarsi solitamente a partire dai 33 mesi di vita – regredendo naturalmente entro i 6 anni nell’88% dei casi – e che dal 2011 rappresenta la sfida di Giovanni Muscarà, siciliano di origine, che ha deciso di scommettere sul suo sogno: aiutare le persone balbuzienti come lui. È diventato il fondatore di Vivavoce, il centro medico nato inizialmente a Londra con il nome di International Stuttering Centre (Isc), presente in Italia con 6 sedi (Milano, Udine, Bologna, Caserta, Roma e Catania), e specializzato nella cura della balbuzie e dei disturbi legati al linguaggio.

Il Centro Medico Vivavoce è specializzato nella diagnosi e riabilitazione di tutti i disturbi legati alla voce, e rappresenta in particolare si occupa della cura della balbuzie. «Abbiamo sviluppato un percorso di trattamento riabilitativo altamente innovativo, basato sul metodo MRM-S (Muscarà Rehabilitation Method for Stuttering) svolto da un’équipe multidisciplinare di professionisti. L’MRM-S è oggi dimostrato scientificamente, grazie ad un progetto che ha trovato ampio riconoscimento da parte della comunità scientifica internazionale» spiega Muscarà, che ha lasciato la sua carriera a Londra per dedicarsi al progetto. Il metodo non si limita a insegnare rimedi per evitare la balbuzie (prolungamento di suoni, iperarticolazione e cantilene) o ad affrontare il problema esclusivamente dal punto di vista psicoemotivo, ma prevede un lavoro di rieducazione della persona nella sua totalità e unicità, dal controllo del singolo movimento necessario a produrre un fonema, alla gestione del linguaggio in un contesto di ansia e di stress.

«La peculiarità del nostro metodo – aggiunge – risiede anche nell’approccio che integra al percorso frontale con il paziente l’utilizzo della tecnologia e della telemedicina» aggiunge Muscarà. Due sono gli applicativi utilizzati a supporto della riablitazione: Riablo® e la strumentazione di Biofeedback.

Riablo® è un software per l’acquisizione del movimento del paziente durante l’esecuzione di esercizi e l’elaborazione dei dati tramite tablet, che permette di giungere ad una maggior conoscenza dello schema motorio legato al movimento articolatorio sottostante quello fonatorio.

La strumentazione di Biofeedback, invece, permette di visualizzare alcuni parametri che segnalano l’attività del Sistema Nervoso Autonomo (la conduttanza cutanea, la temperatura il battito cardiaco, la respirazione, etc…). Conoscendo in tempo reale la variazione di questi parametri durante eventi stressanti (come, ad esempio, l’annuncio di fare una telefonata), il paziente, con l’aiuto del professionista di riferimento, impara a gestire anche gli aspetti più emozionali legati alla fonazione.

C’è poi la app Vivavoce©, utilizzata nella fase di 6 mesi post corso, consente invece ai pazienti, un follow up quotidiano da parte del professionista di riferimento, migliorando l’efficacia della fase di riabilitazione a distanza. È attualmente in fase di studio una nuova app che permetta di integrare e ottimizzare il percorso riabilitativo con la tecnologia già in uso (dispositivo e Biofeedback), effettuando vere e proprie sessioni riabilitative a distanza con i professionisti Vivavoce.

Il Centro Medico Vivavoce promuove numerose iniziative di sensibilizzazione, divulgazione e formazione sulla balbuzie, sui disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, e sul disagio psicologico, con il fine di sfatare falsi miti e di facilitare l’emersione del loro impatto sociale. Tra queste, l’Associazione Vivavoce, nata nel 2019, costituita dagli ex pazienti del Centro Vivavoce e presieduta da Camillo Zottola, ex balbuziente, con lo scopo principale di creare una “cultura della voce” a partire dal tema della balbuzie e promuoverne la diffusione.