Di solito succedeva così: le importazioni di computer portatili raggiungevano il picco a novembre, in previsione degli acquisti di fine anno. Nei primi mesi del 2020, la prima ondata di COVID-19 ha causato un’interruzione del commercio internazionale e anche le importazioni di laptop sono diminuite drasticamente. Nell’aprile del 2020, complice appunto la didattica a distanza, il lavoro da casa (l’home working) e la necessità di contattare amici e familiari anche con riunioni virtuali le importazioni di laptop hanno raggiunto il massimo storico. Le importazioni di laptop dell’Ue sono state di circa 2,9 miliardi di euro (3,4 miliardi di dollari) ad aprile (+43,66% su base annua) e quasi 16 miliardi di euro durante i primi sette mesi di quest’anno, con un aumento del 33,75% su base annua, secondo i dati di Eurostat .

Come si legge dalle tabelle di Eurostat nel 2019 tra gennaio e luglio le importazioni totali, extra UE o intra UE, sono state pari a 24,7 miliardi, nel 2020   nonostante la perdita di Pil a doppia cifra sono salite a 29,5 miliardi. Per dirlo con una percentuale gli acquisti dall’estero di computer portatili sono cresciuti del 19,4%

La Cina ha rappresentato circa il 90% delle importazioni extra-UE di laptop nel 2019 e nel 2020. Le importazioni dalla Cina sono aumentate del 19% da 12,1 miliardi di euro nei primi sette mesi del 2019 a 14,4 miliardi di euro nel 2020.

 

L’articolo Didattica a distanza, home working e lockdown: laptotp al top di vendite in Europa sembra essere il primo su Info Data.

Leggi su infodata blog