In acque libere?/ Nei pressi del fondale? CLICK
Ha le pinne?/ Non ha le pinne? CLICK
Corpo allungato?/ Corpo corto? CLICK
Può la tecnologia avvicinare l’uomo alla natura e nello stesso tempo aiutarla a preservarsi incontaminata e protetta?
Una risposta la dà App TheIsland, la prima applicazione subacquea per iPhone. Sviluppata da Scuola di Robotica di Genova e dalla società cooperativa Ricerca e Sviluppo Tecnologie Appropriate (R.S.T.A. scrl) in collaborazione con l’Area Marina Protetta “Isola di Bergeggi”, la app consente di riconoscere animali e vegetali del mondo sotto marino e di “raccogliere informazioni naturalistiche, utili per la gestione dell’area marina protetta” come ricorda Andrea Molinari, Presidente di R.S.T.A. scrl.
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App TheIsland è uno degli 11 progetti selezionati tra i 58 proposti in occasione della Call for Small Projects 2014 della rete MedPAN, network dei gestori delle Aree Marine Protette del Mar Mediterraneo, con il supporto finanziario di Fonds Francais pour l’Environnement Mondial (FFEM), MAVA Foundation e Prince Albert II of Monaco Foundation.
Il bando premiava le migliori proposte di attività turistiche eco sostenibili, capaci di aumentare l’affluenza dei visitatori nelle aree marine protette del Mediterraneo e la consapevolezza del valore di queste realtà nela salvaguardia di flora e fauna.
“Abbiamo pensato a qualcosa di molto intuitivo e gratuito. E cosa meglio di una app disponibile per tutti i sistemi Ios?” spiega Emanuele Micheli, vicepresidente di Scuola di Robotica, un’associazione riconosciuta dal Miur come ente formatore, che si occupa di introdurre la robotica come strumento didattico nel mondo della scuola e dell’università, riservando particolare attenzione alle persone con bisogni educativi speciali.
La scelta di fare app solo per dispositivi Apple è dovuta a ragioni pratiche e di budget. Gli scafandri necessari per immergersi con l’iPhone fino a 40 metri di profondità, sono di un unico tipo che va bene sia per il modello di ultima generazione che per il più vecchio. È quindi più probabile che gli utenti ne abbiano uno già a disposizione. Per gli smartphone non è così e questo avrebbe potuto rappresentare un disincentivo per chi avesse avuto voglia di provare la app.
“Dopo un inverno trascorso a fare prove e verifiche in mare con i biologi di RSTA – racconta Davide Canepa, collaboratore della Scuola Robotica – l’applicazione è ora scaricabile nell’app store di Apple e abbiamo già nuove idee per il prossimo aggiornamento”.
Ma come funziona App TheIsland? Il turista che ha scaricato la app può fotografare con il proprio iPhone animali e vegetali in cui si imbatte durante l’attività di snorkeling naturalistico nell’area marina protetta “Isola di Bergeggi”. Risalire al raggruppamento di organismi più simile a quello indagato grazie alle chiavi dicotomiche fornite dall’app, indizi pensati per facilitare il riconoscimento anche a un pubblico non esperto. Individuare tra le immagini messe a disposizione quella che ritrae l’organismo in questione.
Una volta che l’utente segnala l’avvistamento, il sistema lo geo localizza e memorizza coordinate geografiche e temporali che vengono inviate a un database. Questo esempio di crowdsourcing, in cui il turista contribuisce attivamente alla raccolta dati indossando pinne e maschera, è molto importante per i gestori dell’area marina protetta, soprattutto quando l’animale o vegetale segnalato è raro o alieno, cioè che in condizioni normali non appartiene a quell’area geografica. “Le informazioni raccolte e verificate, potranno essere utilizzate per creare mappe di distribuzione delle varie specie censite e tenere sotto controllo la biodiversità delle acque dell’area marina protetta” precisa Paolo Bernat, biologo di R.S.T.A. scrl.
App the island però non pensa solo agli scienziati. Escursione dopo escursione, la app genera e aggiorna un diario naturalistico personalizzato che tiene conto di tutti gli avvistamenti e che può essere condiviso sui social. Uno degli obiettivi di questo progetto infatti è la divulgazione scientifica che inizia con le informazioni contenute nella breve enciclopedia dell’applicazione, fruibile dal singolo utente e prosegue riuscendo a incuriosire un pubblico più ampio, tramite la condivisione delle foto. Gli hashtag ufficiali sono #apptheisland e #socialsnorkeling.
Grazie alla geo localizzazione inoltre, ogni escursionista conosce la propria posizione lungo i 5 percorsi snorkeling che si snodano intorno all’isola di Bergeggi. Questo aspetto è d’aiuto ai più giovani e alle famiglie che possono decidere se completare l’uscita o interromperla se la distanza da colmare è eccessiva. “Prossimamente saranno visibili sulla mappa di tutti anche le coordinate precise degli avvistamenti più frequenti lungo ogni tragitto” spiega Davide Canepa, lasciando intendere che possiamo aspettarci ancora molto.