Non patiranno la sete, pare, gli astronauti che in questo decennio arriveranno sulla Luna e ci fonderanno la prima “città” sul nostro satellite, come prevede Nasa.
Infatti, la presenza di vera acqua, H2O insomma, è stata confermata in una conferenza stampa trasmessa in streaming sulla TV dell’agenzia americana.
Due lavori scientifici nell’importante rivista di settore, Nature Astronomy, ci assicurano che Sofia, un progetto di Nasa con l’Agenzia spaziale tedesca DLR, grazie alla sua particolarità ha scoperto tracce inequivocabili della presenza di acqua, H2O, specie nell’emisfero sud della Luna.
A questo punto vanno fatte alcune precisazioni perché Nasa è maestra nel creare aspettativa, come in questo caso, e scatenare sia gli entusiasti che i pessimisti. Chi ha trovato le tracce del prezioso liquido, indispensabile per la nostra sopravvivenza, è un gruppo di ricercatori americani e tedeschi del progetto Sofia, dopo uno studio piuttosto paziente.
Sofia è un telescopio volante, non orbitante attenzione, ma proprio volante: un telescopio da 2.5 metri di apertura che è montato su un 747P, un bestione che ha una speciale apertura, di vari metri ovviamente, per permettere al telescopio di guardare l’oggetto celeste prescelto dai ricercatori. Quindi vola sia nell’emisfero sud che nord della terra, e quindi può osservare tutto il cielo, a 12.500 metri di altezza.
Questo particolare è fondamentale perché la nostra atmosfera letteralmente si mangia tutta la radiazione infrarossa che proviene dal cielo. Un’idea bizzarra, chi è stato in aereo può pensare alle vibrazioni che ci sono e ai vuoti d’aria, ma che ha funzionato perfettamente anche in altre occasioni. Due miliardi il costo del tutto, compreso la parte di aereo che ospita molte postazioni di lavoro e attrezzature scientifiche per gestire i dati raccolti dal telescopio. 80% Nasa e 20% DLR.
Quindi acqua vera, diciamo così, non minerali che contengono acqua o ghiacci compositi, da cui in linea di principio si potrebbe estrarre l’acqua. È la prima volta che viene confermato in modo così definitivo e poteva farlo solo questo strano telescopio volante, che osserva appunto nelle lunghezze d’onda infrarosse.
Altra precisazione: spesso è associata la presenza di acqua con la questione vita, ma è un trucco dei media, ci vuole ben altro per avere la vita su un satellite o pianeta, e non sappiamo nemmeno bene come si sia mai formata qui da noi. Eppure, la presenza di acqua è fondamentale, intanto, per il sostentamento degli umani che andranno sulla Luna, ma anche per i tanti usi che se ne potranno fare, e questo è anche più importante.
La presenza di acqua in relativa abbondanza permetterebbe infatti coltivare piante sia per mangiarsele che per utilizzare la capacità che qui sulla Terra stiamo trascurando assai: assorbire il CO2 e regalarci ossigeno, e inoltre dall’acqua si può ricavare anche un carburante naturale per i razzi da mandare su Marte, l’idrogeno.
Portarla dalla Terra è impensabile per i costi che avrebbe e per le difficoltà inerenti: arrivare sulla luna con 1 chilo di qualcosa, un litro di acqua pesa un chilo, costa tante decine di migliaia di euro. Se sulla Terra quindi l’acqua è un elemento prezioso figuriamoci nello spazio, basta pensare che nella Stazione spaziale internazionale, Iss, viene riciclata, purificandola, anche l’acqua contenuta nelle urine.
La prima donna e il primo astronauta del millennio a posare i piedi sul satellite arriveranno nel 2024 e non al polo sud della Luna, ma lì potrebbe andare il primo insediamento umano sul nostro satellite, ecco il punto. Insomma, l’acqua è una grande risorsa per diversi motivi e applicazioni diverse e aver capito che ce ne è disponibile direttamente, questo è il punto, anche se non facilmente è una bella scoperta, anche se non sconvolgente come Nasa vorrebbe, ma i nostri lettori oramai sono diventati smart.