Dopo il mancato debutto al Mobile World Congress causa Covid oggi è il giorno di Vivo, nuovo produttore di smartphone cinese che sceglie di arrivare in Europa. «Siamo un marchio amato da oltre 370 milioni di persone in tutto il mondo – ha dichiarato ne media brefing trasmesso in streaming da Dusserdorlf in Germania – confidiamo di poterci guadagnare la fiducia dei clienti in tutta Europa».

Scritto con la v minuscola Vivo è il secondo produttore di smartphone in Cina. Si presenta nel vecchio continente con tre telefonini 5G di fascia media con prezzi ampiamente inferiori ai 300 euro e un top di gamma da 799 euro con sistema cardanico (gimbal) di stabilizzazione dell’immagine ispirato agli occhi del camaleonte. Va subito detto che il momento è articolato per il mercato degli smartphone. Apple decide di togliere il caricabatteria nella confezione per tagliare le emissioni di CO2, Google Pixel decide di non portare il suo top di gamma in Italia e Spagna e Vivo, azienda cinese sconosciuta qui da noi arriva con La pandemia ha spento l’entusiasmo per i dispositivi con un prezzo superiore ai mille euro, si punta tutti fortissimamente sulla fascia media e se è vero che con il 5G gli analisti prevedono una nuova “primavera” dello smartphone oggi il rischio di “sbagliare” dispositivo è altissimo.

Non è una startup. Hanno 25 anni, sono nati a Dongguan, in Cina, nel 2011 progettando telefoni fissi. Secondo i dati Canays Vivo occupa attualmente la seconda posizione nel mercato cinese degli smartphone, è il secondo più grande fornitore in India, ma è anche leader di mercato in Indonesia. Parliamo quindi di un produttore di smartphone con forti rafici in Asia che ha progettato lo sbarco in Europa puntando sul boom del 5G con una offerta classica di smartphone low cost con specifiche tecniche interessanti. Ad oggi hanno una quota di mercato globale del 9% , e allo stesso tempo, per quanto riguarda le consegne di smartphone 5G, vivo occupa il terzo posto con il 12,9% (considerando lo stesso periodo, Q2 2020). Le ambizioni europee?  La sede centrale europea è a Düsseldorf, in Germania dove attualmente lavora un team di oltre 70 persone. Come è accaduto anche con Oppo e Xiaomi siamo di fronti a soggetti agguerriti che puntano da subito a conquistare fasce importanti del mercato smartphone.

Se volessimo costruire una mappa concettuale dei produttori cinesi sbarcati in Europa siamo più dalle parti di Xiaomi rispetto a Oppo. Si considerano specialisti del 5G ma puntano molto su low cost e qualche intuizione originale sul fronte della fotografia. Andranno provati nel frattempo però proviamo a descriverli. In Italia arriva la serie Y, rispettivamente Y70, Y20s e Y11s. Oggi il 60% degli smartphone venduti in Europa, sostengono, ha un prezzo inferiore ai 300 euro. I telefoni presentati infatti sono tutti dentro questa fascia di prezzo: vivo Y70 -(€269), vivo Y20s (€179) e vivo Y11s sarà invece disponibile a partire dal 10 novembre, al prezzo consigliato di €149. Nelle prossime settimane saranno disponibili anche gli auricolari vivo TWS Neo e vivo Wireless Sport, al prezzo consigliato rispettivamente di €129 e €69. Si tratta di modelli progettati per un pubblico di giovanissimi, con una super batteria da 5000 mAh e tecnologia per la ricarica rapida. Il cervello è un Qualcomm Snapdragon 665 con GPU Adreno 610 e davanti ha una fotocamera da 48 megapixel con foto in modalità notturna e registrazione video 4K. Per completare il quadro vivo Y70, che è il più interessante, è dotato anche di 8GB di RAM e 128GB di memoria interna, oltre a supportare schede microSD con capacità fino a 1TB per uno spazio di memoria aggiuntivo.

La novità più appariscente è la camera principale montata su supporto gimbal, un sistema di stabilizzazione meccanica dell’immagine che dovrebbe annullare, almeno in parte i tremolii della mano. Come funziona? Sostanzialmente il modulo di stabilizzazione integrato di X51 5G si muove nella direzione opposta ai movimenti di scuotimento. «Se lo smartphone si inclina, si muove o ruota, il giroscopio del Gimbal Camera System, si legge nella nota, calcolerà la direzione e lo spostamento dell’oscillazione. Durante questo processo, il modulo regola la sua posizione con una frequenza di aggiornamento di 100Hz per stabilizzare il fotogramma in ogni momento». Lato utente, una sfera animata sullo schermo che riflette il movimento della sospensione cardanica, permette agli utenti di sapere quando l’inquadratura è stabile. Allo stesso tempo, l’algoritmo di motion-deblur di vivo, i sensori personalizzati e il tracciamento continuo della messa a fuoco migliorano ulteriormente la nitidezza dell’immagine e del video. Interessante è comunque tutto i comparto fotografico. Quattro i sensori posteriori e uno anterore tra cui uno zoom da 60x. latenza. Il processore è il Qualcomm Snapdragon 765G, il display curvo possiede un referesh a 90 Hz, la batteria è da 4315 mAh con FlashCharge da 33 Watt. Le specifiche quindi descrivono uno smartphone con alcune caratterische top. Il prezzo infatti non è basso: lo trovate nei negozi a 799 euro.