CrowdFundMe annuncia «la quotazione del primo minibond» sul segmento Extramot Pro 3 di Borsa Italiana, il mercato dedicato agli strumenti finanziari alternativi ai prestiti bancari.
Il minibond, collocato da fine luglio e chiuso a settembre ha riscosso successo tra gli investitori istituzionali, i quali hanno sottoscritto l’intero ammontare previsto pari a un milione.CrowdFundMe attira per la prima volta operatori istituzionali nelle proprie operazioni.La protagonista dell’emissione è Hal Service, società di informatica e telecomunicazioni che progetta, realizza e gestisce infrastrutture e applicazioni.

Lo strumento obbligazionario prevede una durata di 48 mesi, con una frequenza di pagamento semestrale con 8 rate di rimborso, un tasso interesse annuo del 4,25%. Arpe Group è l’advisor finanziario di questa emissione e partner di CrowdFundMe.

«Un’operazione di successo frutto di una efficace collaborazione e della solidità dell’emittente: una società che fattura oltre 4 milioni con un Ebitda margin del 15% e con oltre 15mila» commenta Davide Crippa, responsabile Corporate Finance in Arpe Group. Volksbank nell’operazione ha agito come arranger e co-collocatore del minibond. Lo studio legale Nctm, invece, ha svolto il ruolo di deal counsel.

Con le risorse raccolte tramite il minibond Hal Service sosterrà il suo piano di crescita da realizzare anche attraverso il potenziamento della sede operativa, l’acquisizione di dispositivi di telecomunicazione, postazioni per il potenziamento della rete proprietaria, kit di attivazione per nuove linee di trasmissione. Attraverso la quotazione avvenuta tramite crowdlisting (equity crowdfunding propedeutico a successiva quotazione), Hal Service (nella foto, Gian Enrico Zamboni, chief marketing officer) punta ad attirare l’attenzione della platea di investitori istituzionali.

Nonostante la critica situazione economica globale scatenata dalla pandemia Covid-19 Crowdfundme decide di entrare in un mercato dalle grandi potenzialità, quello dei minibond (stimato in 5,5 miliardi di euro nel 2019, di cui quasi due miliardi raccolti da Pmi, secondo il 6° Report italiano sui minibond del Politecnico di Milano). CrowdFundMe aveva già chiuso con il collocamento di un altro strumento obbligazionario, quello su i-Rfk raccogliendo 1,31milioni anche in questo caso da investitori istituzionali ma coinvolgendo per la prima volta gli investitori retail con determinati requisiti. «Con l’emissione, su piattaforme di crowdinvesting, di minibond, il fintech incontra la finanza tradizionale e le porge un valido aiuto in un periodo critico, come quello che stiamo vivendo, in cui l’economia reale necessita di azioni tempestive» commenta Tommaso Baldissera Pacchetti, amministratore delegato di CrowdFundMe. «L’introduzione di questi strumenti ha permesso ai nostri investitori di diversificare il proprio portafogli di investimenti e di mitigare di conseguenza il rischio complessivo».

CrowdFundMe è una delle principali piattaforme italiane di crowdinvesting ed è il primo portale a essersi quotato nella storia di Piazza Affari (marzo 2019). La società, oggi una Pmi Innovativa con sede a Milano, è stata fondata nel 2013.